La verità sull’acquedotto

 

 

Ai cittadini di Solofra

 

Un’artificiosa campagna, profittando dell’ignoranza che parecchi hanno delle cose, tende a far credere, che l’acquedotto non si costruisca, per le opposizioni di alcuni utenti: che farebbero capo a me, contro del quale per ragioni puramente partigiane si ha interesse di eccitare il popolo.

Ora è bene che tutti quanti sono in buona fede sappiano come stanno le cose.

Premetto: che, se qualcuno ha premessa che l’acquedotto facciasi presto, sono io, non fosse altro che per togliermi la non lieve molestia di fare attingere l’acqua della Scorza a casa mia a quasi tutto il paese, giacchè purtroppo, per la innata mia educazione, non so rifiutarmi neppure agli avversari.

Ma questo interesse a far presto costruire l’acquedotto non deve però tradursi in una spoliazione di chi ha da secoli l’acqua in pieno diritto a scopo potabile o agricolo. E questo diritto non è mio solo, ma di ben circa una cinquantina di utenti, che sarebbero domani spogliati dell’acqua col corrispettivo di una miserevole somma, per doverla poi ricomprare (se piacerà ai signori del Comune, quali che essi sieno, di accordarla) a chi sa quale prezzo: o morirsi di sete e vedere isterilite le loro terre.

E queste non sono poche, poiché non è solo la mia Starza, ma tutti i giardini, terre e starze del Principe nonché le concerie, che di quell’acqua alimentansi.

In conseguenza il problema va posto, ed è stato da noi posto sempre così: facciasi l’acquedotto e subito, ma si dia, a chi legittimamente la tiene, acqua per acqua.

E questa tesi non è solo di oggi ma antica.

Giacchè è bene che i cari compaesani ricordino un po’ la storia dell’acquedotto.

Il progetto di esso non è recente, ma risale a parecchi anni fa: e fu solo tradotto in regolari deliberazioni dall’amministrazione del Cav. Gaetano Mari.

Esso però fu ideato solo per Solofra.

Sorsero invece quelli di Montoro, e chiesero pochi litri di acqua impegnandosi a fare l’acquedotto consortile.

Vivissima fu la opposizione del paese a cedere a Montoro anche una stilla di acqua, e tra le più fiere fu la opposizione consiliare del tempo capitanata dall’egregio Prof. Papa. Non ostante tali opposizioni però il Consorzio fu votato. Succeduta al Mari l’amministrazione del Cav. Pasquale De Vita fu invece, in vista della sempre crescente agitazione ostile al consorzio, in un primo momento (deliberazione 28 maggio 1919) revocata la deliberazione che approvava il consorzio. Ma in seguito sia per le premure dell’On. Rubilli, sia per le pressioni della Prefettura, che, affermando l’acqua essere abbondantissima, minacciava di ordinare il consorzio, obbligatorio, fu in data 21 settembre 1919 annullata la deliberazione di revoca, e deliberata la costruzione insieme con Montoro, vendendosi a questo per 66mila lire litri 4 a minuto secondo ossia mc 345 e litri 600 al giorno. Ed a giustificare la tenuità del prezzo, quell’amministrazione addusse: che il Comune di Montoro avrebbe concorso a ¼ della spesa.

Ora a tutta questa elaborazione di progetti così io che gli altri utenti non solo nulla opponemmo, ma forse anche favorimmo, giacchè l’amministrazione del tempo affermava di voler dare acqua per acqua agli utenti; ed effettivamente l’acqua è così abbondante da potersi dare non solo i 4 litri a Montoro, ma mantenersi le attuali concessioni, darsene delle altre e portarla alla frazione di S. Agata, che è veramente quella che ne difetta.

E se l’acquedotto non potè essere iniziato dall’amministrazione, che lo volle, la causa va ricercata solo negli ostacoli frapposti dalle autorità, per accontentare Montoro: ostacoli, che, saviamente previsti dall’amministrazione Mari, l’avevano indotta (sia pure di malavoglia) a deliberare il consorzio.

Senonchè, mutata l’amministrazione, si è consentito dall’attuale di limitare il concorso di Montoro solo al ¼ della spesa del tronco principale, restringendo così il concorso stesso, che logicamente avrebbesi dovuto sostenere riguardasse la intera rete, e fu invitato il progetto senza affermazione alcuna del rispetto e del dritto degli utenti, ragione per cui il sottoscritto e altri interessati per non essere spogliati, contro ogni necessità e legge, di un loro sacro diritto hanno reclamato perchè, pur facendosi l’acquedotto, e sollecitamente fosse affermato il rispetto dei diritti quesiti cioè di avere acqua per acqua.

Se questo significhi non voler fare costruire l’acquedotto o negare l’acqua a Montoro solo la malafede o l’ignoranza possono ritenerlo.

Come poi l’acqua basta per tutti è una dimostrazione, che si è fatta alle autorità competenti in base a documenti e ad analisi, e non a chiacchiere, né credesi di aprir polemiche su ciò con incompetenti o con chi non è disposto giudicare serenamente.

Concludendo: è bene che la popolazione ricordi come il progetto dell’acquedotto fu voluto dai miei amici politici e da me favorito, ma senza turbamento del diritto altrui, il che significa fare l’interesse di tutti e non solo quello di un partito, né da questa intonazione si discostano i reclami prodotti. In altri termini noi vogliamo: che il paese abbia acqua buona e presto; ma non è necessario, che chi la possiede legittimamente, resti privato per poi invocarla dalle grazie di chi sarà al potere in quel tempo, o per vederne fatta la distribuzione a capriccio.

Ed è bene, che si sappia come, dopo quanto fu fatto dalle passate amministrazioni, niente altro fu compiuto tranne che di inviare le carte: e se ritardi vi saranno essi non dipenderanno certo dai reclami prodotti, ma dalle naturali difficoltà della pratica con la Cassa Depositi, che dovrà anticipare il danaro.

Dati questi doverosi chiarimenti per quanti sono in buona fede di Solofra e di Montoro, ci asterremo così io, che gli altri, dal rispondere a qualsiasi provocazione o polemica, ritenendo che il campo per discutere non sia la piazza: e che le ragioni del proprio diritto debbono farsi valere con documenti e argomenti innanzi alle autorità competenti, e non già con vuote frasi innanzi a masse, che facilmente si lasciano trascinare ed eccitare.

Aprile 22

Vito Garzilli         

 

 

 

 

 

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