Da “Il Campanile”

 

 

Istituito presso la Biblioteca Comunale di Solofra

 

Centro studi di storia locale

 

 

Tra le priorità che i sempre più ampi studi su Solofra pongono c’è quella di avere un luogo che offra materiale e indirizzi, e che ne promuova gli approfondimenti e le specificità. Con questo scopo è stato istituito, e già funziona presso la Biblioteca comunale di Solofra, un Centro di studi di storia locale. In esso si potrà trovare, e già in parte si trova, tutto ciò che è stato scritto dai solofrani e su Solofra, e tutta la documentazione riguardante la nostra cittadina o l’indicazione di dove essa si trova. Un punto di riferimento pubblico dunque che sia di supporto a tutte quelle attività locali e a tutte quelle occasioni in cui si palesa la necessità di individuare un riferimento storico o di chiarire qualche situazione o anche di avere qualche precisazione. È necessario infatti che una realtà come quella solofrana venga sostenuta da un adeguato lavoro di supporto culturale e gestionale che può andare dal piccolo intervento al più grande approfondimento.

Una istituzione come la Biblioteca ha tutte le possibilità  - da un’adatta e moderna legislazione alle strutture di conservazione e di protezione -  per poter accogliere il materiale documentario che invece di vivere nascosto e sparpagliato qua e là può essere e deve essere messo a servizio di tutti pur conservando la sua origine o il nome di chi lo possiede. La Biblioteca ha infatti delle regole ben precise, che ora sono diventate più determinanti e sicure, per la protezione del suo materiale, basta che queste vengano correttamente applicate. E questo Centro ha le garanzie di conservazione tanto è vero che tutti i documenti di cui io personalmente sono in possesso sono stati i primi a trovare posto tra le donazioni del Centro. Inoltre il fatto che la nostra Biblioteca sia entrata a far parte del circuito-rete delle Biblioteche nazionali con capo-serie la Biblioteca provinciale di Avellino è una ulteriore sicurezza.

Il sito solofrastorica.it, che in cinque anni si è arricchito di ben tremila pagine che costituiscono una ricchezza che molti ci invidiano e che fa conoscere il nostro paese in tutto il mondo  - come e più della sua produzione -  fornirà al Centro tutto il suo materiale non solo con l’accesso diretto ad esso anche dai locali della Biblioteca dove ora si sta istituendo il servizio internet, ma anche in formato cartaceo. È iniziata infatti la pubblicazione di dispense di argomenti solofrani edite dalla Biblioteca che forniscono agli interessati il materiale di cui hanno bisogno. E questa iniziativa già incontra il favore di quelli che se ne sono serviti fino ad ora.

È chiaro che per portare avanti tali attività il Centro ha bisogno dell’aiuto di tutti, di quelli che vogliono usufruirne, di quelli che voglio collaborare più direttamente alle sue attività o semplicemente dare una mano. Mi auguro quindi che si trovino persone interessate a partecipare alle nostre attività. Il volontariato è la risorsa più bella dell’epoca moderna poiché è fatta col cuore, ma esiste anche un volontariato della cultura. Che le persone di buona volontà se ne facciano carico!

Mi voglio augurare che quanto detto sia servito ad informare tutti quelli che fino ad ora non sapevano, e mi auguro che sia servito a eliminare quelle sacche di superficialità sulla reale validità della nostra Biblioteca e delle sue potenzialità. Certo se i libri si lasciano dormire, essi dormono e non parlano  - come è successo -  ma se si dà loro la dovuta considerazione i libri parlano e sanno dire molto, anzi tutto. E mi auguro che questa l’Amministrazione comunale, che ha mostrato sensibilità al problema della cultura locale, possa continuare a sostenere questa nostra realtà dandole tutta la cura e l’attenzione che merita. 

Mimma De Maio

 

(da “Il Campanile”, 2003)

 

 

 

 

 

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