Famiglie solofrane

 

DE MAIO

 

Cognome di origine patronimica. Deriva infatti dai nomi di persona Maio e Maione, presenti in territorio solofrano in località tra il Toro e S. Agata dove nel periodo longobardo-normanno possedevano una cortina. Nell'XVI secolo nello stesso territorio si individua la famiglia De Maio di chiara derivazione patronimica. I documenti notarili dell'inizio di questo secolo permettono di seguire l'evoluzione della famiglia che è molto ristretta. È divisa in due tronconi uno con un sedile al Toro e un altro con una cortina tra S. Agata di Solofra e S. Agata di Serino entrambi introdotti nel commercio delle pelli con esperienze mercantili varie, tra cui una società di "aromatari".

 

 

 

 

 

XVI

 

Al Toro c'è una grande famiglia che fa capo a Marciano con i figli Antonello, Cola, Belardino e Andrea Francischella e Menechella che abitano in una grande cortina con gaifo e cortile con beni che si estendono fino al melito, posseggono un altare in S. Giuliano, una conceria al Fiume ed una bottega sotto S. Agostino. Sono mercati di prodotti agricoli (vino e grano), pastorali (animali) e artigianali (pelli impigna, ventresche conciate in albo, pantofole e calzarelli).

A S. Agata di Serino c'è una famiglia che fa capo ad Alessandro, chiamato Corrado, con i figli Dilettuoso Antonello, Sebastiano, Pascarello, Tommaso, Vincenzo, Catanio. Hanno beni a li serroni e a la valle bonita. Sono mercanti di prodotti agricoli (vino), di prodotti dell'artigianato locale (pantofole, calzarelli e scarpe di sommacco, vacche conciate in albo, vacche barbaresche, suole, pelli impigne capomoze, coriame concartato), allevano e commerciano animali (muli, cavalli, asini). La famiglia si lega in un'alleanza con quella di Annibale Giliberti (la figlia di Pascarello, Carmosina, sposa Santillo Giliberti) con cui intrattiene rapporti mercantili. Altri membri del ramo di S. Agata sono Cesare (sposa Lisa Troisi ed ha Ferdinando, Pirro, Giliforte, Tomaschino, Febo e Facio), Costantino e Felice (che nel 1535 vende jenchi e animali pili albi).

 

Secolo XVII

 

In questo secolo si ha una sostanziale estensione della famiglia sia nel casale di S. Agata di Serino, sia nello stesso luogo originario Toro-Sambuco. Alcuni membri si stabiliscono a Solofra. L'attività è sempre quella mercantile con la vendita dei prodotti dell'artigianato che si lavorano nelle botteghe locali.

 Si cita il sacerdote Oliviero canonico della Collegiata dal 1687 al 1702.

 

Secolo XVIII

 

Il Catasto onciario del 1754 permette di individuare le famiglie De Maio di Solofra.

 

Cupa-Toppolo-Capopiazza

Stefano, scarnatore di cuoi, sposato con Vittoria Troisi, vive coi figli Paolo (scarnatore), Pasquale (conciatore di pelli), Rubinia. Possiede la casa di abitazione con cortile e giordino, un magazzino a Pie' S. Angelo, una selva a Li Laurelli.

Basilio, calzolaio, sposato con Antonia Peluso, ha i figli Carmine (calzolaio), Domenico, Lucia, Angiola. Possiade la casa di abitazione.

 

Sant'Angelo Strada Vecchia

Ciriaco, conciatore di pelli, sposata con Grazia Romano, vive col figlio Basilio, e coi figliastri Felice Ronca (studente), Niccolò (battargento) e Giulio.

Baldassarre (figlio di Angela Bari), professore di Legge, sposato con Giuditta Petrone, ha i figli Francesco e Vincenzo (canonico della Collegiata dal 1773) e una selva (Annamaria Minonno). Fratelli sono: Gioacchino, Libero

 

Casale Caposolofra

Giacomantonio, bracciale sposato con Rosa Bettalico, abita col figlio Michele, bracciale, col genero Costantino Luciano (sposato con la figlia Giulia) con la nipote Angelamaria e con la figlia Anna. Abita in località S. Lucia.

Carmine Antonio, conciatore di pelli, sposato con Maria Liotto, ha due figli (Michele e Andrea).

 

Toro

Michele, battargento, sposato con Franca Vigilante, vive col fratello Salvatore, battargento (sposato con Giovanna Guarino(, con i nipoti (Mariangela, Domenico e Antonio) e con la matrigna Orsola Guarino. Possiede una selva castagnale Selva piana. Impegna nel suo mestiere 300 ducati.

Biagio, battargento, sposato con Orsola Ronca, abita con la sorella Fortunata e con la suocera Angiola De Maio. Possiede la casa di abitazione e una vigna al Cioppolo.

Carmine, conciapelli sposato con Agnese Garzillo, vive con i figli Alessandro (battargento), Fortunata, Fernanda, Felice. Abita in casa propria con giardino e possiede una selva castagnale.

Francesco (figlio di Gennaro), bracciale, ha un figlio Gennaro, battargento (sposato con Teresa De Vita) ed un nipote (Gennaro)

Nicola, mendico, sposato con Lucia Gagliardi, ha un figlio (Pietro).

 

Fratta

Pietro, conciatore di pelli, sposato con Vittoria Vigilante, ha una figlia (Rosa).

Marcantonio, negoziante, vive coi fratelli tutti negozianti, Carmine, Pasquale, Gaetano (sposato con Agnese Garzillo), con i nipoti (Vincenzo, Felice, Lucia). Possiede un comprensorio di case, e una selva castagnale a selvapiana. Impegna nella compravendita di sale 300 ducati.

Giuliano (di Michelangelo), negoziante, sposato con Beatrice Maffei. Possiede la casa di abitazione, con cortile e pozzo, una bottega, un giardino ad orto, una vigna in località Torricelle. Impegna nella compravendita di pelli, cuoi e vaccini ducati 4000.

Giovanni, battiloro, vive con i figli Nicola (battiloro), Angiola e Chiara.

 

S. Agata di Solofra

Carmine di Modestino, bracciale con la moglie Antonia Luciano e tre figli.

Arcangelo, bracciale con la moglie Rosa Corsaro e tre figli (Maria, Agata e Felice), possiede un terreno in località Vallone dei Granci.

Andrea, bracciale sposato con Grazia D'Urso (figli, Antonio, Felice, Maria, Rosa, Gaetano) possiede un terreno al Bosco di mezzacapo.

Natale, bracciale, sposato a Chiara Guarino (Giuseppe, Orsola, Filippo), possiede due somari.

Giuseppe, bracciale sposato con Maria Di Vitsa, con due figli bracciali (Francesco e Angelo), due figlie (Angiola e Brigida) e una sorella Antonia.

Francesco, bracciale, sposato con Maria Russo, ha un figlio bracciale (Felice) e altri piccoli (Nicola, Vittoria, Orsola). Abita nella masseria di Michele Vigilante al Cioppolo di S. Vito.

Matteo, bracciale, sposata con Ippolita Ginolfo, ha due figli (Angiola e Chiara).

Modestino, bracciale, sposato con Teresa Perreca, vive con lui il figlio Agiolo, bracciale (sposato con Carmina D'Urso) e con i nipoti (Feliciana e Andrea). Abita in località Perreca.

Giuseppe, sartore, sposato con Nicoletta Nigro, ha tre figli (Carmine Filippo, Patrizia e Marianna)

Angelantonio, calzolaio sposato con Orsola D'Arienzo, ha tre figli (Angelamaria, Andrea, Pasquale. Possiede una mandria di pecore.

Daniele (figlio di Giacinto), battargento, sposato con Carmina De Maio, vive col figlio Giacinto, col fratello Niccolò (sacerdote) con le sorelle Drusiana e Carmina (vedova di Angelo Antonio Giannattasio), con due nipoti (Aniello e Michelangelo) e con la madre Agata Petrone. Abita la casa patrimoniale del fratello sacerdote, possiede un terreno in località sotto S. Andrea

Alessio, bracciale, sposato con Lucia De Maio, ha due figli (Agata e Francesco). Possiede la casa di abitazione e una mandria di pecore.

Alessio (di Michelangelo), conciatore, sposato con Angela De Maio, ha una figlia (Nicoletta). Possiede la casa di abitazione.

Francesco, viaticale, sposato con Angela Troisi, ha un figlio, viaticale (sposato con Maria D'Orso), due nipoti (Michele e Antonia) ed altri due figli, Nicolò (viaticale) e Anarosa. Possiede la casa di abitazione.

Giovanni, custode di animali, sposato con Vittoria d'Urso, ha due figli (Annamaria e Fortunata).

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S. Agata di Serino

In sintesi le famiglie di questo casale:

Felice (madre Agnese Rubino), negoziante, sposato con Rosa De Maio, vive con lui la sorella Angela.

Rocco, vive con i fratelli entrambi corredatori, Francesco e Giovanni (sposato con Marianna D'Urso) e il nipote Antonio.

Domenico, sposato con Lucia D'Arienzo, con i figli Teresa, Gennaro (Battagernto, Taddeo (battargento), Tommaso.

Domenico, vive col figlio Gennaro (calzolaio sposato con Anna Secondigliano).

Giovanni Antonio, vive coi i fratelli Gaspare (figli Giovanni Antonio, Pasquale clerico), Pasquale (sartore) e con le sorelle Maddalena, Angela (suora), Anna.

Giuliano, negoziante sposato con Cecilia Salerno, ha i figli: Maria Agnese Pietro (studente), Giuseppe, Nicola, Vincenzo, Francesco Saverio (sposato con Maria Costanza Vigilante, figli Vincenzo e Pasquale).

Giovanni, corredatore sposato con Diana Scoppi, vive col fratello Angelo Santo, corredatore, sposato con Lucia Laudonia (figli: Giuseppe, studente, Francesco, corredatore, Maria Giustina).

Tomaschino, negoziante, sposato con Teresa Santoro, abita a Le Cortine.

Alessio, sposato con Lucia D'Arienzo, vive con i figli Taddeo (sposato con Orsola De Stefano, figlie: Chiara e Cecilia), Gennaro, Gio. Santo, Giuseppe, Rosa.

Vito, bracciale, sposato con Caterina De Stefano, vive con i figli Sabino, Andrea, Margherita, Rosa.

Alessio, vive col figlio Vito, corredatore (sposato con Maddalena De Maio (figli Tommaso, Chiara, Felice)

Michelangelo, vive col figlio Vito, corredatore sposato con Isabella Aleide (figli: Giuseppe, Gioacchino, Basilio, corredatore, Pietro).

Giovanni Battista, vive col figlio Salvatore, bracciale, sposato con Anna Maria De Maio (figli: Pietro Antonio, bracciale, Andrea, Vincenzo, Gennaro, G. Battista, Giuseppe).

Giovanni, vive col figlio Michele, sartore, sposato con Carmela Trombetta (figli: Giovanni, Teresa, Rosa, Arcangelo, Felice).

Natale, bracciale, sposato con Lucia Guarino (figli: C. Antonio, bracciale e Giovanni, bracciale).

Michele, sposato con Alessandra De Maio (figli: Carmine, Pasquale, Nicola).

Ottavio, vive col figlio Michele, bracciale, e con i nipoti Ottavio, bracciale, Diego, bracciale, Nicolò, Marta.

Niccolò (del fu Carmine), bracciale sposato con Carmina De Maio, vive col fratello Tommaso, bracciale.

Pasquale, bracciale, sposato con Petronilla Faggiano, vive col frtello Michele, bracciale e con la mdre Antonio De Stefano.

Lorenzo, sposato con Angela Bari, vive col figlio Gioacchino, battagento, sposato con Cecilia De Maio (figli: Tommaso, Eufrasia, Rosa).

Orazio, corredatore sposato con Maria Guarino (figli: C. Antonio, Nicola, Vincenzo, Andrea, Domenico, Antonio.

Nicolò (del fu Aniello), sposato con Grazia D'Arienzo con i figli Giuseppe (battargento), Salvatore, Vincenzo, Maria.

Onofrio (figlio di Giuseppe e Agnese Rubino, negoziante sposato con Teresa De Maio con i figli Giuseppe (sacerdote), Anna Maria, Anna, Giuditta, Nicola Saverio, Pasquale, vive con i fratelli Michele, Felice, Nicola.

Pietroantonio, addetto alla legge, sposato con Giovanna Morena (figlia di Nunziante) con i figli Salvatore e Beatrice, vive col nipote Giuseppe e la madre Rosa.

Stefano è fondachiere a S. Severo.

Andrea negoziante di Stefano, vive col fratello Antonio (negoziante).

Angelo Santo (del fu Matteo), negoziante, marito di Caterina Franco, vive col figlio Carmine, coi fratelli Biaso, negoziante, Arcangelo, battargento, Nicolò, Pietro e con la madre Angela D'Arienzo.

Colantonio, lavoratore dell'argento, vive coi fratelli Francesco (sposato con Caterina Faggiano), e con le sorelle Grazia, Ippolita, Agata.

Carmine (di Salvatore), calzolaio e mercante, vive col fratello Sabato (figli Domenico calzolaio, Nicola Salvatore, Nicola che studia a Napoli), con la nuora Caterina del Franco (moglie del fu Basilio) e con i figli di costei Chiara, Anna, Elisa, Agnese, Orsola, Rosa, Basilio, Mariangela.

Cherubino, calzolaio, sposato con Grazia Troisi.

Crescenzio, bracciale, sposato con Teresa Guarino, con i figli Andrea, Maria, Donato, Gabriele.

 

Le concerie di questo ceppo:

 

Casale di S. Agata di Serino (o S. Agata di sotto)

 

·         Conceria di Carmine d’Arienzo e socio Giuliano De Maio.

sita in località La congiaria.

·         Conceria di Gennaro e Angelo De Maio

sita in località La congiaria

·         Conceria di Pietrantonio De Maio e socio Orazio De Maio

sita in località La congiaria.

·         Conceria del sac. Francesco De Maio e Orsini feudatario

locata a Giovanni De Maio

·         Conceria di Girolamo Vigilante e Daniele De Maio

sita in località Cortine

 

 

 

Una conceria della prima metà del XX secolo

 

 

Conceria di Flavio De Maio

Attiva dagli anni trenta poi continuata dal figlio Raffaele fino al primo dopoguerra.

 

 

 

 

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